sabato 22 dicembre 2018

Contro i detriti cyberspaziali

Sette anni fa aprivo il mio primo blog, un'idea simpatica, fresca e ingenua, ma che presto non mi ha più rappresentata ed è risultato decisamente superato. 

Poi ne ho aperto un altro, più “maturo” e meditato. Questo. Ora è abbandonato a se stesso da quasi 4 anni, come ce ne sono a migliaia. Non l'ho mai eliminato perché in fondo ci sono affezionata e ci sono articoli che ti dispiace perdere e che, se mi ci capita l'occhio, mi danno ancora emozione.

Ogni tanto mi balena in testa quella solita idea: “Però mi piacerebbe avere un blog, quasi quasi…”.  E allora evito di aprire l’ennesimo blog, di affollare blogspot e il web intero di rottami spaziali destinati a rimanere in orbita.
In fondo il nome di questo blog mi piace, l’immagine pure, il dominio è legato a qualcosa che fa parte di me da tanti anni e ora come ora è impossibile trovare un dominio libero decente su blogspot. 

Faccio le grandi pulizie, un po’ di restyling nel segno di un look minimal, che certi fronzoli che andavano di moda qualche anno fa mi fanno orrore.

Si riparte, senza obiettivi all’orizzonte, solo quello di parlare di ciò che mi va. 

Non un diario non-segreto, per carità, se devo sfogarmi ho il mio quaderno per il journaling. 
Ma per condividere qualcosa che meriti di essere espresso, che possa suscitare un confronto, che possa interessare a qualcuno. Come i libri, perché di quelli non mi stanco mai di parlare. O qualche luogo carino, un itinerario, una riflessione.  

Rimango tuned. Senza velleità di followers, di indicizzazione, di fare numeri, di monetizzare (come mi ha scritto una cliente giorni fa).


Scrivere per il piacere di condividere un’idea. 
Scrivere di getto, per il gusto di farlo, che per dovere e lavoro scrivo già tutto il giorno.Tenermi lontana da un blog in Wordpress, anche se sarebbe più ricco di funzionalità, perchè mi ricorderebbe troppo il lavoro spegnendo la spontaneità.


L'immagine è un quadro di Paul Klee che ho scoperto giorni fa sul doodle di google e mi ha conquistata con i suoi colori e forme.

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