Nello specifico volevamo goderci una vacanzina in Lunigiana e Golfo dei Poeti dopo Capodanno. Il Cowboy (il mio fidanzato, non chiedetemi perchè è soprannominato così perchè ormai le origini del nome sono avvolte nella leggenda) e io avevamo prenotato il bed and breakfast, preparato una lista di luoghi che volevamo vedere e guardato le previsioni del tempo. Dal momento in cui in autostrada il cartello ci ha segnalato che stavamo lasciando il Piemonte per entrare in Liguria la pioggia non ci ha più abbandonato.
Dopo 3 giorni di itinerari cambiati lì per lì per evitare di lavarci dalla testa ai piedi e di notti scandite dal rumore degli scrosci della pioggia sul tetto della camera ci siamo arresi e siamo tornati a casa. Intanto i fiumi erano gonfi da far paura, la Protezione Civile stava valutando di chiudere i ponti sul fiume Magra ed era stato dichiarato lo stato di allerta massimo.
Siamo così tornati a casa con 2 giorni di anticipo, accolti in Piemonte da un panorama stupendo con tutto l'arco alpino innevato che si faceva ammirare a 100 chilometri di distanza. E pensare che la Lunigiana non si è lasciata vedere nemmeno per un attimo, avvolta costantemente nelle nebbie.
A parte sconsigliare a tutti di fidarsi delle previsioni a 24 ore di www.meteo.it, il sito a cui mi sono affidata tutta trulla e che mi rassicurava sul tempo nei giorni a venire, vorrei fare una piccola riflessione. Alcune persone mi hanno suggerito di cercare il lato positivo della faccenda, perchè c'è sempre un insegnamento e un aspetto positivo da considerare.
Personalmente non ci vedo un questione filosofica nè un arcano da scoprire: le cose possono andare bene o male e stavolta è andata male, siamo stati dispiaciuti ma senza farne tragedie, ovviamente avremmo preferito non buttare i soldi in un'alluvione ma ci sono cose peggiori, non mi sento di appellarmi alla sfortuna cosmica nè di trovare insegnamenti sui massimi sistemi. Non si può sempre avere quello che si vorrebbe, a volte le cose vanno male, la sfortuna ci accompagna dal momento prima di uscire di casa a quando mettiamo le chiavi nella toppa al ritorno. In questo caso il valore economico della vacanza rovinata pesa sul nostro bilancio e ci impedirà di fare un altro weekend fuori per qualche mese, ma comunque bisogna imparare a dare il giusto valore alle cose e relativizzare il danno.
Mi sono comunque portata a casa qualche ricordo piacevole: la gatta Flora del bed and breakfast con una macchia a forma di cuoricino sul naso, l'accoglienza dei proprietari del b&b Il Ciliegiolo, la farinata e i panzerotti sopraffini e il borgo di Montemarcello, un vero gioiello architettonico che si affaccia sul Golfo dei Poeti, uno di quei luoghi in cui se vincessi alla lotteria comprerei subito una casa.
Il borgo di Tellaro |
La gatta Flora |
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